10 domande a Jack Noel, autore di “Prova a prendermi”

Jack Noel è tutta la vita che disegna, ma prima di capire che voleva diventare uno scrittore voleva essere un netturbino, un dottore, un rapper e un graphic designer! Prova a prendermi è il suo primo albo illustrato.

Ecco le nostre 10 domande per conoscerlo meglio!

Quando hai capito che volevi diventare uno scrittore/illustratore?

È tutta la vita che disegno. Per me tutto è iniziato con il disegno. Ma l’idea di diventare uno scrittore/illustratore ci ha messo un po’ ad arrivare. Da piccolo adoravo i libri da bambini, ma più avanti volevo essere un netturbino, poi un dottore, poi un rapper e infine un graphic designer. Una volta però, mentre stavo ammazzando il tempo in una libreria, ho iniziato a leggere un libro per bambini per la prima volta dopo dieci anni (era Mr Gum) e ho riprovato un sacco di vecchie emozioni.

Quanto ci ha messo la tua storia ad arrivare sugli scaffali?

Prova a prendermi inizialmente era un disegno sul mio quaderno degli schizzi, che non riuscivo a lasciar andare. Volevo darle la storia più divertente che potessi e per me questo voleva dire vederla partire per una passeggiata selvaggia. Ci è voluto abbastanza per far funzionare veramente la storia,  dopodiché con le illustrazioni è diventato tutto ancora più complicato. Gli albi illustrati sono delle bestie ingannevoli perché devono essere semplici e chiari, e cercare di creare qualcosa di semplice è sorprendentemente complicato!

Sei il primo artista della tua famiglia?

Io penso che tutti siano degli artisti. Quando eravamo piccoli, mia mamma ha incollato una rana morta al muro della cucina. Mio papà sa fare il giocoliere con quattro clavette. Mia sorella ha creato una pozione gorgogliante con del bicarbonato di sodio e dell’aceto, e ha provato a berlo. Ma sì, sono il primo che viene pagato per essere un artista.

I tre libri/scrittori/illustratori preferiti della tua infanzia e di oggi.

Da bambino:

  • La cucina della notte di Maurice Sendak
  • Il fumetto Beano
  • Each Peach Pear Plum di Janet e Allan Ahlberg

Oggi:

  • Odd Dog Out di Rob Biddulph
  • The Worst Princess di Anna Kemp e Sara Ogilvie
  • Each Peach Pear Plum di Janet e Allan Ahlberg

Qual è la parte migliore e quella peggiore dell’essere uno scrittore?

Trasportare una mezza idea nella tua testa in una vera pagina di un vero libro che persone vere possono godersi è alquanto elettrizzante. Crea dipendenza. Per creare un libro ci vuole molto tempo quindi ci si può sentire soli e demoralizzati. Ma quando si riesce a creare una pagina… Oh mamma! Che emozione.

Come scrittore, quale mascotte/avatar/spirito animale sceglieresti?

La piccola skater in Prova a prendermi mi ricorda molto il mio approccio creativo. Una caduta libera lungo la collina della vita, senza dei veri piani o aspettative, aggrappandomi a qualsiasi cosa io trovi lungo il percorso.

Dove hai trovato l’ispirazione per questo libro? Ti ha insegnato qualcosa?
Mi piace disegnare i bambini (molto più facili di un adulto!) e mi piace disegnare gli skateboard (molto più facili di una bicicletta!). È il mio primo albo illustrato quindi ho imparato molto. Mi sono anche ritrovato a guardare circa 10000 ore di video di gente che va sullo skateboard per “ricerca” e ora voglio diventare anche io uno skateboarder.

Raccontaci tre cose folli/interessanti su di te.

  • Ho vinto una competizione per il Bambino Più Bello (quando ero piccolo)
  • Disegno tutti i giorni
  • Ho mangiato, più o meno, 50.000 biscotti Weetabix

Se non fossi diventato uno scrittore, quale sarebbe il tuo lavoro ideale?

Un netturbino o un dottore o un rapper

Cosa vorresti che i lettori italiani ricordassero della tua storia?

Spero solo che ridano! Se lungo la strada riuscissero a ricordare quanto sono belli i picnic o i gelati o i rapporti umani, sarebbe bello anche quello!

Photo credit: Lily Knight

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