Piccole storie felici per piccoli lettori

Un articolo di Loredana Baldinucci

 

Vado spesso alla Libreria dei Ragazzi, qui a Milano, per guardare le nuove uscite e scambiare idee, opinioni e consigli con Alessandra Starace, amica e libraia.
L’ultima volta, sullo scaffale dei libri candidati ai premi, c’era anche lui: Il mio cuore ride e saltella, di Rose Lagercrantz e Eva Erikson, finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2021 per i 6 e 7 anni. Una gioia. E Alessandra mi dice: “Di questa serie bisognerebbe parlare di più, raccontarla meglio. Per esempio…”, e in poche parole va dritta al punto. Ecco: quando si dice una pulce nell’orecchio. Sono giorni che ci penso. Alessandra ha ragione. E allora parliamone.

I libri di Dani, la bambina protagonista, sono perfetti per le prime letture autonome: testi brevi, molto illustrati, che non sono “esercizi di lettura”, ma veri e propri romanzi.

Ma cominciamo dall’inizio, dal primo libro della serie: La mia vita felice. È già tutto lì, in quel titolo e in quella copertina. Piove, e due bambine ridono sotto l’ombrello, sguazzando con i piedi in una pozzanghera.

Dani, la protagonista, è così. Vive con pienezza le sue giornate, con la pioggia e con il sole. Di fronte alle difficoltà, ha un trucco: pensa alle cose felici che le sono capitate. Sono il suo ombrello per la pioggia. Ma attenzione: Dani sa benissimo che piccole e grandi cose possono andare male.
Possono esserci litigi e incomprensioni a scuola; a volte il papà o la maestra non la capiscono; la sua migliore amica se ne va a vivere lontano; la sua mamma non c’è più… Non è poco. Solo che Dani è felice, perché passa attraverso tutto questo con verità, dando spazio a tutte le sue emozioni, ogni momento.
Si scatena quando si diverte.

Si arrabbia, anzi si infuria quando serve!

Sa essere molto testarda.

Esulta quando è felice.

E potrei continuare…

I libri di Dani hanno questo di bello: accolgono l’infanzia tutta intera, nella sua complessità, senza giudizi né lezioni, senza negare le difficoltà né mortificare le emozioni scomode. La lasciano fiorire. E così facendo, offrono uno sguardo sereno per osservare il mondo.

Dire “i bambini si riconosceranno” è una frase un po’ logora. Preferisco: i bambini riconosceranno in Dani una di loro, magari diversa da loro singolarmente – del resto siamo tutti diversi, bambini inclusi – ma autentica, vera. Una bambina che potrebbero incontrare uscendo di casa, un’amica.
La riconosceranno per come vive ogni ambito della sua vita felice.
L’amicizia, che è assoluta e totale nei confronti di Frida, migliore amica come possono esserlo le migliori amiche dell’infanzia, capaci di rendere speciale ogni cosa condivisa, litigi inclusi.

 

La scuola, che è impegno, scoperta, noia, entusiasmo, compagni a volte simpatici a volte no, a volte dispettosi, strani o buffi, complici di avventure, drammi e risate.

La famiglia, che è una famiglia vera e imperfetta quanto lei: Dani cresce solo con il papà, che è presente e fa del suo meglio, ma che le lascia lo spazio e l’autonomia per crescere. E nessuno si sogna di chiamarlo “mammo” per questo.

Infine: se Dani prende vita sulla pagina, lo fa in un equilibrio perfetto di testo e illustrazioni. Ma so che la sua grazia potrebbe essere fraintesa: piccole storie quotidiane di una bambina… e che ci vuole? Non lasciamoci ingannare: quella dei libri di Dani è la stessa grazia dei ballerini della Scala, che fanno sembrare semplici e leggeri anche i passi più difficili.

È così che funziona la migliore letteratura per ragazzi.

Buona lettura.

Loredana Baldinucci, editor Il Castoro 

 

La serie di Dani viene dalla Svezia ed è tradotta e amata in molti Paesi.

L’autrice, Rose Lagercrantz, vincitrice del Premio Astrid Lindgren, è una delle voci più autorevoli della letteratura per ragazzi svedese. L’illustratrice, Eva Eriksson, è fra i maestri indiscussi dell’illustrazione per ragazzi internazionale.

La traduzione italiana è di Samanta K. Milton Knowles.

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