10 domande a Cecilia Botta, autrice di “Il nostro viaggio sulla Terra”

A guidare l’autrice e illustratrice Cecilia Botta in questo progetto sono stati l’amore e il rispetto per il nostro pianeta. Il nostro viaggio sulla Terra è un albo illustrato diverso dagli altri, in cui alle splendide tavole a colori si fonde un intento ambientalista dedicato soprattutto ai più piccoli: un approccio delicato eppure fortissimo, e visivamente mozzafiato.

Le nostre 10 domande per lei.

Quando hai capito che volevi diventare un’illustratrice?

Ho sempre disegnato, e ricordo che a cinque anni dicevo di voler diventare una disegnatrice della Disney, ma ho capito di voler diventare seriamente un’illustratrice solo verso i diciotto anni.

Cosa ti ha ispirato di più per le illustrazioni di questo libro?

Vivere a contatto con la natura, passeggiare nei boschi e leggere molti libri.

Sei la prima artista della tua famiglia?

Mio padre ama cantare e scrivere poesie, mia madre ama dipingere, mio fratello è appassionato di fotografia e scatta bellissime foto, quindi no, non penso di essere la prima artista della famiglia, solo la prima ad aver tentato l’impresa di farlo diventare un lavoro.

I tre illustratori preferiti della tua infanzia e di oggi.

Solo tre è davvero difficile. Direi Hergé, Takehiko Inoue ed Escher, poi nel corso degli anni ho amato molto Sergio Toppi, Hayao Miyazaki, Carson Ellis e Yuko Shimizu.

Qual è la parte migliore e quale la peggiore del tuo mestiere?

La parte migliore è realizzare progetti completamente diversi l’uno dall’altro e di seguire ciò che sento essere il mio percorso. La parte peggiore è dover sempre credere in se stessi e nella propria scelta anche quando non si vede bene il sentiero, proprio perché creandolo da zero non è ben segnalato in alcuni tratti.

Come illustratrice, quale mascotte/avatar/spirito animale sceglieresti?

Come mascotte sceglierei il mio cane, che è sempre seduto accanto a me in ogni progetto.

Che impressione hai avuto di questo libro? Lavorarci ti ha insegnato qualcosa?

Da tempo pensavo a questo progetto ma ci è voluto un po’ prima che prendesse la giusta forma, e ci è voluto altrettanto tempo per realizzarlo. Intanto sono diventata molto sensibile riguardo alle tematiche ambientali e ho fatto scelte più consapevoli, come quella di diventare vegetariana. Ho imparato molto riguardo a vari aspetti del nostro pianeta che non avevo mai approfondito. Ho fatto tanti disegni sul mio blocco schizzi e ho capito che portare fino in fondo un’idea richiede forza, impegno e costanza.

Raccontaci tre cose folli o interessanti su di te.

  • Ho vissuto undici anni a Milano, dopodiché sono andata a vivere in un piccolissimo paesino in mezzo ai boschi in Liguria.
  • Per cercare nuove ispirazioni mi piace viaggiare, principalmente con lo zaino in spalla. Sono stata in molte parti del mondo e i posti più lontani che ho visitato si trovano in India, Giappone e Canada.
  • Mi è capitato di fare lavori extra oltre al mio e, per un periodo, sono stata custode di un castello.

Se non fossi un’illustratrice, quale sarebbe il tuo lavoro ideale?

Probabilmente occuparmi di permacultura e coltivazione in un terreno che comprende una grande biblioteca.

Cosa vorresti che il lettore si ricordasse di questo libro?

Di esplorare il pianeta in cui viviamo e cercare di capirlo, non di sfruttarlo. Conoscerlo e imparare le sue leggi, rispettarlo, rendersi conto che ne facciamo parte e che è un pianeta vivo in ogni sua parte.

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