Grande illustratrice che ha lavorato per le più importanti case editrici italiane ed estere, per noi è con orgoglio la matita di Il mio primo libro di poesie d’amore di Bernard Friot e Servizio cacche per posta di Flavia Moretti.
La parola a Desideria Guicciardini!
Ho cominciato a lavorare nel mondo dell’editoria alla fine degli anni Settanta del secolo scorso dopo la maturità classica e dopo aver frequentato, senza laurearmi, la facoltà di Lettere moderne. Abitavo a Milano. L’editoria per ragazzi era in quegli anni straordinariamente innovativa. La Libreria dei Ragazzi di Roberto Denti fu un faro che mi aiutò a scegliere la mia strada. Al terzo anno di università ho capito che volevo diventare un’illustratrice: è stato quando mi sono posta la domanda su cosa avrei fatto una volta laureata. Ho avuto il coraggio e la fortuna di cambiare rotta in tempo.
Quando disegno non mi ispiro coscientemente a nessuno. Ma l’influenza di quanti ho ammirato agisce sicuramente sottotraccia. Da bambina adoravo, appropriato usare questo verbo, Edmund Dulac e Arthur Rackham. Amavo anche Accornero. Adolescente scoprii Sendak e non potei non amarlo. Stesso amore per Eduard Gorey. Adesso amo tantissimi illustratori e illustratrici anche giovanissimi, troppo lungo farne l’elenco. Se proprio devo fare dei nomi scelgo Oliver Jeffers e Hervé Tullet, autori oltre che illustratori.
Quando lavoro leggo e rileggo il testo da illustrare, poi lascio decantare per uno o due giorni. In seguito, faccio degli schizzi piccolissimi a matita. Se la composizione mi convince ingrandisco e procedo. La tecnica che preferisco è quella mista. Matita acquarello china, il tutto elaborato con Photoshop. Lavoro nel mio studio, in casa. La cosa che più amo della mia stanzetta è la vista dalla finestra. Vedo il Resegone di manzoniana memoria.

Per illustrare Il mio primo libro di poesie d’amore di Friot sono state le poesie stesse a organizzare il lavoro per me. Ho ascoltato il loro ritmo, l’ironia e la tenerezza delle parole. Ho seguito la ricetta di Friot senza aggiungere ingredienti non richiesti e usando i suoi nelle dosi indicate. Tra tutte le poesie d’amore mi è piaciuta molto quella dell’amore timido (arrosisce).
#LaParolaAgliIllustratori