Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle fiere (e non avete mai osato chiedere)

Le fiere sono uno dei momenti più importanti in una casa editrice: ci si mostra al pubblico, si scoprono le facce di chi sta dietro ai computer, si sbirciano le novità editoriali; insomma, ci si fa conoscere, o riconoscere.
Tra tutte, due sono le fiere più importanti dell’anno per i professionisti del settore: l’autunnale Frankfurter Buchmesse e la primaverile Bologna Children’s Bookfair. Centinaia di editori ben vestiti pronti a correre da uno stand all’altro alla ricerca della novità dell’anno; stand luccicanti di cose nuove, colori, libri… ma: siete sicuri che una fiera duri solo i giorni di apertura? Il mondo non s’è fatto in un’ora, figurarsi una fiera del libro.
La Frankfurter Buchmesse (la fiera del libro di Francoforte, nota per essere la fiera più importante al mondo nell’ambito dei diritti d’autore) quest’anno apre le porte il 19 ottobre per chiudersi il 23. Ma per una casa editrice questa fiera inizia a farsi largo nei pensieri intorno a…
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Intorno al 5 ottobre 2016, ricevendo questa email. Per la prossima edizione, 2017. Perché nessuno tra gli editori che andranno in giro per gli stand pieni di novità vorrà dormire in un camper nel parcheggio della fiera, e ci si deve pur pensare a queste esigenze.
Il calendario di un editore, e nello specifico di un editore per ragazzi non è diviso in giorni, o in stagioni; è diviso in due parti: da novembre ad aprile si lavora alla Bologna Children’s Bookfair, che, tra i professionisti è semplicemente Bologna. E da giugno a ottobre si lavora alla Frankfurt Buchmesse, altrimenti chiamata Francoforte.
Ma cosa vuol dire lavorare a Bologna/Francoforte?
Queste due fiere si distinguono dalle altre fiere del libro in quanto sono specificatamente dedicate ai professionisti: non sono, quindi, fiere dove i libri vengono venduti al pubblico, ma gli editori si incontrano per comprare e vendere i diritti dei libri. Ciò significa che ogni editore mostrerà le proprie novità editoriali -spesso di titoli che pubblicherà un paio di anni più tardi- ai partner esteri, e allo stesso tempo visionerà le proposte di editori esteri al fine di una possibile pubblicazione in Italia (come la redazione sceglierà cosa pubblicare dopo una fiera è spiegato qui).
L’organizzazione di una fiera inizia nel momento in cui si riceve la prima richiesta di appuntamento da parte di un editore estero che si desidera incontrare; mentre scrivo ho ricevuto questa mail:
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Quindi, all’inizio di ottobre 2016, stiamo iniziando a pensare a dove dormiremo il prossimo anno a Francoforte e abbiamo aperto la schedule per Bologna 2017. La schedule? La schedule è una tabella, un diario dove vengono segnati tutti gli appuntamenti che ognuno di noi avrà in fiera e, fino a qualche minuto fa, quella di Bologna 2017 era così:unknown-copia-2
Come è invece quella di Francoforte dove ora siamo diretti? Be’, dimenticatevi proprio tutti gli spazi bianchi che vedete qui sopra! Saranno 3 o 4 giorni fitti di incontri. Gli appuntamenti sono stati chiesti, organizzati, modificati, confermati e riconfermati da giugno fino ad oggi, e ora la schedule è chiusa e quindi sappiamo chi incontreremo e dove lo incontreremo, e sappiamo cosa vedremo. Sì, sappiamo cosa vedremo, perché, nonostante sia bello scoprire le novità in fiera, si deve anche giocare un po’ d’anticipo. Per questo, per ognuna delle due fiere, Bologna e Francoforte, si pubblica un catalogo che si chiama Rights List. Si tratta di un vero e proprio catalogo, ma invece che mostrare tutti i titoli pubblicati, mostra tutti i titoli disponibili per le traduzioni estero.
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Infatti, oltre alla trama del libro e alle caratteristiche principali come formato, numero di pagine e informazioni sull’autore, a un editore interessa sapere se il titolo è disponibile per pubblicarlo nella sua lingua.
Non tutti i libri che si presentano in fiera sono già pubblicati: per le anticipazioni si prepara del materiale apposito, che varia da libro a libro. Alle volte, il libro in fieri viene tradotto in inglese (questa è una traduzione di prova, chiamata sample translation) e stampato su fogli sciolti:
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Per libri che non hanno grosse particolarità nel formato, queste stampe danno un’idea di come sarà una volta finito: le immagini, la copertina e il testo. Tutti sanno che è probabile che ci saranno dei cambiamenti, sia nel testo (che infatti viene chiamato not final, provvisorio) ma anche nell’impaginazione, nelle immagini e spesso nella copertina. Quando invece il progetto è più particolare, con gli editori esteri si discute anche del formato e di quello che sarà l’aspetto del libro. In questi casi, si preparano veri e propri dummies, ossia dei libri confezionati come vogliamo che sia il libro finito, ma bianchi:
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Progetti così impegnativi non nascono dal nulla, e può capitare che vengano portati in più fiere e per più anni, fino a quando, col tempo, il libro verrà finito e sarà pubblicato. Può capitare in questi casi che i diritti del libro per le traduzioni vengano acquistati prima ancora che il libro sia finito, quindi prima di toccare con mano quello che sarà il prodotto definitivo. Ci vuole un po’ di fortuna, e un buon fiuto!
Una volta organizzati gli incontri con gli editori e decisa la Rights List, si deve preparare lo stand. Proprio così: lo stand è la casa degli editori per il periodo di fiera e proprio come una casa rappresenta chi sei. I muri vengono decorati con le copertine dei nuovi libri, e i tavoli allestiti con tutte le succulenti novità. E così, in redazione, qualche settimana prima della fiera, compaiono questi strani esseri:
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Si chiamano plotter e non sono altro che i pannelli che verranno attaccati alle pareti dello stand il giorno prima dell’apertura della fiera, durante l’allestimento. Non crederete mica che arriviamo in fiera la mattina dell’apertura trovando tutto pronto, no?!
Quindi, gli appuntamenti ci sono, la Rights List è pronta, lo stand è organizzato, le scatole piene di libri e cancelleria sono state spedite…cosa manca? Dicevamo prima che un editore gioca d’anticipo, e quindi, prima che la fiera inizi, pensa già a cosa accadrà una volta finita. Ma di questo vi raccontiamo prossimamente!

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