10 domande a Chris Grabenstein, autore di “Il riposino NO!”

Chris Grabenstein desiderava diventare uno scrittore fin da quando frequentava la terza media e, dopo un periodo nella pubblicità, ha coronato il suo sogno nel 2005. Da quel momento non si è più fermato: tra i tanti libri pubblicati, Il riposino NO! nasce da un’episodio capitato a sua moglie ed è stato realizzato in collaborazione con l’illustratore colombiano Leo Espinosa, da lui definita “un sogno che si avvera”.

Le nostre 10 domande a Chris Grabenstein!

Quando hai capito di voler diventare uno scrittore?

Alle elementari: non ero granché negli sport, ma ho scoperto che potevo “essere figo” e far ridere i miei amici con i fumetti che scrivevo e disegnavo, e anche con gli sketch di un talent show che mi ero inventato. In seconda media, la mia professoressa di inglese ha scritto in fondo a uno dei miei compiti che, un giorno, mi sarei guadagnato da vivere facendo lo scrittore. E, in terza media, ho scritto che sarei voluto diventare uno scrittore o un comico in risposta a un saggio il cui tema era “Cosa vuoi fare da grande?”. In pratica, sto realizzando il mio sogno della terza media!

Come è stato vedere il tuo primo libro pubblicato. È stato come un sogno che diventava realtà?

Il mio primo libro in assoluto è stato un giallo per adulti, che è stato pubblicato nel 2005. Da lì, ho pubblicato altri sessanta libri, circa. Ogni volta che tengo in mano la prima copia di un mio nuovo libro è un sogno che si avvera. Per non parlare dell’aver pubblicato un albo illustrato con un artista del calibro di Leo Espinosa: il migliore tra i sogni che si sono realizzati!

Qual è la tua Kryptonite, il tuo punto debole quando scrivi?

I social media! Possono rivelarsi una vera distrazione.

I tuoi tre libri, autori o illustratori preferiti di quando eri bambino e di oggi.

Qualunque cosa sia stata scritta da Dr. Seuss, in particolare Il Grinch, Hop on Pop e Prosciutto e uova verdi. Anche Go Dog Go e Are You My Mother?, di P. D. Eastman, e Mike Mulligan and the Steam Shovel, scritto e illustrato da Virginia Lee Burton.

La parte migliore e quella peggiore dell’essere uno scrittore.

La parte migliore è la scrittura vera e propria, il perdersi insieme ai personaggi che hai inventato nel mondo che hai creato, dove ogni cosa si rivela come desideri che sia. La parte peggiore sono le recensioni un po’ antipatiche che, a volte, le persone scrivono.

Come scrittore, cosa sceglieresti come tua mascotte/avatar/ animale guida?

Sceglierei un cane, con cui fare lunghe passeggiate contemplative.

Come ti è venuta la prima idea per questo libro e cosa hai imparato scrivendolo?

Mia moglie era a fare una passeggiata con il nostro cane, Fred, nel parco che circonda l’American Museum of Natural History, vicino a dove abitiamo a New York. Quando è tornata a casa, mi ha raccontato di una bambina nel passeggino che strillava: «Non voglio fare il riposino! Non voglio fare il riposino!». Un signore anziano seduto su una panchina allora ha detto: «Se non vuole fare il riposino, lo farò io al suo posto!». E mia moglie ha aggiunto: «Fred qui ama schiacciare pisolini tutto il giorno. Farà anche il tuo riposino». E la storia ha preso vita nella mia mente.

Raccontaci tre cose interessanti/un po’ pazze su di te!

  • Una volta scrivevo spot pubblicitari per radio e Tv.
  • Ero in una compagnia di improv comedy insieme a Bruce Willis; il defunto Robin Williams veniva a fare un salto sul palco con noi ogni volta che si trovava a New York per girare un film.
  • Ho vinto il mio primo premio di scrittura, in un concorso letterario, a undici anni.

Se non potessi essere uno scrittore, quale sarebbe il tuo lavoro ideale?

Quello dell’insegnante. Ma insegnare è estenuante: faccio un incontro nelle scuole ogni settimana, e torno a casa bramando un riposino!

C’è qualcosa in particolare che vorresti dire ai tuoi lettori italiani?

Amo visitare l’Italia. Quando lavoravo nella pubblicità, abbiamo girato alcuni spot per Chef Boyardee a Orvieto, insieme al regista premio Oscar Giuseppe Tornatore. Era stato il maestro Ennio Morricone a comporre la musica per quegli annunci. Sono tornato in Italia e ho visitato la Toscana nel 2015, in occasione di una grande festa di compleanno. Spero di ritornare presto!

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