Kory Merritt nasce come illustratore e insegnante d’arte, ma sperava di scrivere libri fin da ragazzo. Dopo aver illustrato i romanzi ispirati a Poptropica, celebre videogioco online, ha raggiunto il suo obiettivo pubblicando The Dreadful Fate of Jonathan York e Qui non ci sono mostri.
10 domande per conoscere meglio Kory Merritt.
Quando hai capito per la prima volta che volevi diventare uno scrittore?
Ho scritto solo un libro che è stato pubblicato: The Dreadful Fate of Jonathan York. Per il resto mi sono occupato di illustrazioni. Volevo scrivere e illustrare libri sin da quando, da adolescente, lavoravo come animatore al campo estivo. Era divertente inventare storie per chi faceva campeggio.
Come è stato vedere il tuo primo libro pubblicato. È stato come un sogno che diventava realtà?
Il mio primo libro ad essere pubblicato è stato The Dreadful Fate of Jonathan York. È stato emozionante vederlo stampato, ma non è stato proprio un sogno che diventava realtà perché ero impegnato con l’insegnamento ed ero preoccupato che non vendesse. È andato bene nelle vendite, ma non abbastanza da definirlo “un sogno diventato realtà”.
Qual è la tua Kryptonite, il tuo punto debole quando scrivi?
Personalmente, preferisco la prosa ai fumetti.
I tuoi tre libri, autori o illustratori preferiti di quando eri bambino e di oggi
Da bambino: Shel Silverstein, Bill Peet, Brian Jacques. Oggi: Terry Pratchett, Peter S. Beagle, Stephen King.
La parte migliore e peggiore dell’essere uno scrittore
La migliore: inventare storie, è divertente.
La peggiore: è difficile vendere agli editori storie particolari e fuori dal comune.
Come scrittore, cosa sceglieresti come mascotte/avatar/animale guida?
Un proteo.
Come ti è venuta la prima idea per questo libro e cosa hai imparato scrivendolo?
Non ho scritto i libri della serie Poptropica. Erano basati su un gioco e avevano numerosi creatori. Io mi sono occupato delle illustrazioni.
Raccontaci tre cose interessanti/ un po’ pazze su di te
- Sono un amante della natura. In particolare, mi affasciano gli anfibi. Non scherzo – mostratemi una rana e vi dirò a quale specie appartiene.
- Mi piacciono molto anche gli squali.
- È tutto. Sono una persona noiosa. Scusatemi, non riesco a pensare a nient’altro di interessante.
Se non fossi un autore, quale sarebbe il tuo lavoro ideale?
In effetti, io prima facevo altro: ero un insegnante di arte alla scuola primaria.
C’è qualcosa in particolare che vorresti dire ai tuoi lettori italiani?
Leggete tanto! E leggete cose diverse: prosa, albi, fiction, non-fiction, racconti, mattoni, classici tradotti da tutto il mondo…