La parola agli illustratori: Dan Hanna

Dan Hanna voleva fare l’illustratore sin da bambino, quando disegnava sulle pareti della sua stanza. Oggi vive in California e lavora nel campo dell’animazione. Da quando ha conosciuto Pesce Pescione, se ne è innamorato, e non l’ha più lasciato.
La sua storia del Signor Pesce vi aspetta in libreria!

Quando hai capito che avresti voluto fare l’illustratore?
Quando da bambino scribacchiai per la prima volta sulle pareti della mia cameretta. Allora realizzai che i miei disegni potevano suscitare reazioni di grande passione! (ride) In realtà, da bambino non era una possibilità che avevo preso in considerazione. Amavo disegnare, ma non è stato fin quando l’azienda di animazione per cui lavoravo fallì nel 2002 che ho deciso di provare a lavorare con i libri per bambini. Ho messo da parte un po’ di soldi e ho lavorato per cinque anni scrivendo e disegnando storie, per spedirle agli editori. Dopo qualche tentativo, nel 2007 ho ottenuto il lavoro come illustratore di Pesce Pescione.

Come è stato vedere il tuo primo libro pubblicato? È stato un sogno che diventava realtà?
Stavo volteggiando, davvero come in un sogno – come un giro su una mongolfiera. Ma non come in uno dei quei giri dove la cesta prende fuoco o il pallone colpisce un traliccio o qualcosa del genere.

Quale è la tua Kryptonite, la tua debolezza quando lavori?
Un tavolo da disegno che traballa.

3 Libri, autori e illustratori preferiti da quando eri bambino ad oggi:
Da bambino:
Due dei miei preferiti di sempre risalgono alla mia infanzia. Li consiglio vivamente, anche se, purtroppo, non so chi li abbia scritti o illustrati. Devo averli letti quando avevo circa quattro anni e da allora mi sono rimasti impressi nella memoria. Uno parlava di un viaggio sulla Luna e l’altro di una famiglia di balene che sta migrando. Quando mi guardo alle spalle, mi rendo conto dell’impatto profondo che quei due albi hanno avuto su di me e sulle decisioni che ho preso.

I cinque fratellini cinesi di Claire Huchet Bishop e Kurt Wiese. Le illustrazioni ora risultano razziste, ma mi rimase davvero impresso quando lo lessi da bambino.

Da adulto:

  • Tutto ciò che ha scritto William Steig (Shrek!, Amos e Boris, The Amazing Bone, Doctor De Soto);
  • The Man Who Walked Between the Towers by Modricai Gerstein
  • The PreHistory of The Far Side by Gary Larson

Qual è la parte migliore e quale la peggiore dell’essere un illustratore?
Migliore:
Incontrare bambini che hanno letto e amato i tuoi libri.
E poi, essere un illustratore è un po’ come essere un mago. La penna, la matita o il pennello sono la tua bacchetta magica. Le tue pozioni sono le linee, le ombre, i colori e le pennellate. E gli incantesimi che pronunci sono le immagini che disegni e che, magicamente, si intrecciano con le vite degli altri.

Peggiore:
Dover prendere l’aereo per eventi importanti legati ai libri. Odio gli aeroporti e quei minuscoli, scomodissimi sedili che ci sono sugli aerei.

Un po’ di entrambi:
Richiede molto lavoro – tante prove, errori, revisioni e perseveranza. Si inizia con vaghi schizzi, poi si rifiniscono e si prova a migliorarli sempre di più. Parte del lavoro è divertente, parte non lo è. La più divertente è quando, all’inizio, devo abbozzare le idee (es. brainstorming). Poi, alla fine finisco, quando le immagini, attraverso i colori, prendono vita.

Come artista, cosa sceglieresti come mascotte/avatar/animale guida?
Un polpo, perché potresti avere otto braccia con cui disegnare e con una fornitura di inchiostro continua.

Quali sono state le tue prime impressioni su questo libro e cosa hai imparato realizzandone le illustrazioni?
Prime impressioni:
Mi sono innamorato della storia, ma pensavo che sarebbe stato un episodio unico. È sorprendente pensare che ora sto lavorando al nono libro della serie e che ci sono anche molti altri libri di Pesce Pescione (per esempio libri cartonati, libri gioco e prime letture).

Cosa ho imparato:
Ho scoperto l’importanza di avere un editore e un direttore artistico. Come accettare un feedback costruttivo, e non arrabbiarsi quando le persone criticano il tuo lavoro.

Raccontaci 3 cose interessanti/pazze su di te!

  • Per la mia laurea, nel 1990, al CalArts (California Institute of the Arts) mi sono nascosto la mattina presto sotto il palco, all’alba. Durante la cerimonia, quando hanno chiamato il mio nome (circa 12 ore dopo, verso le 17) mi sono fatto strada dal palco con una motosega e sono emerso dal buco per ritirare il diploma. Ecco un link per una descrizione più dettagliata: http://danhanna.com/graduation_prank/p.html
  • Andavo in deltaplano e ricordo di aver avuto la nausea mentre volavo in una termica, una colonna d’aria calda a circa trecento metri d’altezza. Le termiche sono masse invisibili di aria in aumento, simili a vortici. In teoria, dovresti volare in cerchio in una termica (come un falco) e guadagnare lentamente quota. Se colpisci forte una termica, è come salire in un ascensore espresso. Al contrario, se esci fuori dalla termica (come facevo all’inizio, mentre imparavo), ti sembra di attraversare una cascata invisibile. Quindi, entravo in una termica, salivo rapidamente e poi cadevo dall’altra parte. Farlo ripetutamente, beh… diciamo che mi è rimasto un ricordo indelebile!
  • Facevo anche immersioni subacquee. Una volta, durante un’immersione alle Fiji, ero a circa 24 metri di profondità, mentre nuotavo lungo il ponte di un enorme relitto arrugginito. A un certo punto, sono arrivato a un palo che si estendeva fino al ponte e, in cima, c’era una piccola struttura simile a un cesto delle dimensioni di una mano chiusa a coppa. Rannicchiato all’interno del cesto c’era un piccolo pesciolino triste, delle dimensioni di un pugno. Ho nuotato fino a raggiungerlo, mentre lui mi fissava senza paura, con le sue labbra imbronciate. Molti anni dopo, quando ricevetti il manoscritto di Pesce Pescione, mi venne in mente quel buffo pesciolino e pensai tra me e me: «Oh mio Dio, quel pesciolino è il Pesce Musone!». Così, il Pesce Musone esiste davvero, vive alle Fiji, a 24 metri di profondità, in un relitto. E da allora continuo a disegnarlo. La cosa più pazzesca in assoluto è questa: quel pesciolino, all’apparenza insignificante, ha pagato le mie bollette negli ultimi 10 anni!

Ecco una cosa interessante/pazza su tutti noi che penso sia incredibilmente importante che la gente sappia:
I nostri corpi sono fatti per il 65% di acqua e circa il 93% del nostro DNA è in comune con quello delle scimmie. Quindi, se per il 65% siamo fatti di acqua e per il 93% di scimmie, significa che i nostri corpi sono fatti per circa il 60% di acqua di scimmia (cioè 0,65 * 0,93 = 0,6).

Se non potessi essere un illustratore, quale sarebbe la tua carriera ideale?

  • Controllo qualità del gelato
  • Animazione digitale:

Ero un programmatore informatico e, per molti anni, ho lavorato nell’animazione digitale. Mi piace moltissimo sia programmare sia l’animazione, quindi, probabilmente, cercherei di farlo di nuovo.

Hai qualcosa di specifico che vuoi dire ai tuoi lettori italiani?
Grazie per aver permesso al Pesce musone di entrare nel vostro bel paese senza passaporto.

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