Juli Zeh è una giudice e scrittrice tedesca di grande successo. Socrate e Sofia, realizzato insieme all’illustratore Flix, è il suo primo romanzo per ragazzi e racconta l’amicizia tra Sofia e Socrate, un pony che è stato maltrattato dai precedenti proprietari. Il libro nasce dall’amore dell’autrice per il mondo degli animali e, in particolare, dei cavalli. Juli Zeh è infatti anche una comportamentalista equina, e ha voluto condividere la sua passione e quello che ha imparato nel corso degli anni attraverso la storia e le difficoltà dei due protagonisti.
Quando hai capito di voler diventare una scrittrice?
Le prime storie ho iniziato a scriverle quando avevo sette anni, ma prima dei venticinque non ero sicura di voler pubblicare qualcosa. Fino a quel momento avevo scritto sempre e solo per me stessa e per i miei migliori amici.
Quanto ci è voluto per vedere la tua storia arrivare tra gli scaffali delle librerie?
Ci sono voluti circa due anni per arrivare dall’idea al libro finito.
Sei la prima artista della tua famiglia?
A quanto ne so, sì.
I tuoi tre libri, autori o illustratori preferiti di quando eri bambina e di oggi.
Da bambina mi piacevano soprattutto i libri sui cavalli, i gialli e le fiabe. Oggi, invece, apprezzo particolarmente i libri di Vladimir Nabokov, Jonathan Franzen e Ian McEwan. Ma sono ancora appassionata di gialli e libri sui cavalli, e anche di tanti titoli di non-fiction.
La parte migliore e quella peggiore dell’essere una scrittrice.
La parte migliore è il poter lavorare in casa, quando e quanto voglio. Il lato negativo è l’essere sempre soggetta al giudizio delle altre persone.
Come scrittrice, cosa sceglieresti come tua mascotte/avatar/ animale guida?
Non saprei, non ci ho mai pensato! Non credo di avere una preferenza.
Come ti è venuta la prima idea per questo libro e cosa hai imparato scrivendolo?
Volevo trasmettere ai bambini quello che so sul mondo dei cavalli, ma volevo farlo attraverso una storia emozionante e non tramite un arido libro di saggistica. È per questo che ho inventato i personaggi di Socrate e Sofia, e i miei figli mi hanno aiutata a rendere la storia il più coinvolgente possibile. Invece lavorando con Flix, l’illustratore, ho imparato che non è per niente facile disegnare un cavallo!
Raccontaci tre cose interessanti/un po’ pazze su di te!
- Passo più tempo all’esterno con i cavalli che alla scrivania.
- Non vado mai in vacanza senza il mio cane e il mio gatto.
- Credo a tutto quello che mi dicono, e infatti è facilissimo prendersi gioco di me.
Se non potessi essere una scrittrice, quale sarebbe il tuo lavoro ideale?
Fortunatamente faccio già tutto quello desideravo: sono scrittrice, giudice e comportamentalista equina. Nella prossima vita mi piacerebbe moltissimo essere una cantante, visto che in questa purtroppo non ne avevo la stoffa.
Cosa vorresti che i lettori italiani ricordassero della tua storia?
Che le differenze tra esseri viventi – persone incluse – non rappresentano un problema, ma sono qualcosa di meraviglioso, e che ci si può sempre capire a vicenda se si è disposti a mettersi nei panni degli altri.