Dieci domande a Flix, l’illustratore tedesco dietro ai buffissimi disegni di Socrate e Sofia. La lingua segreta dei cavalli, scritto da Juli Zeh. Il libro racconta l’amicizia tra Sofia e Socrate, un pony che ha sviluppato un carattere problematico dopo essere stato maltrattato dai precedenti proprietari.
Quando hai capito che volevi diventare un illustratore?
Ho iniziato a disegnare quando ero solo un bambino e non mi sono mai fermato.
Qual è stata la prima ispirazione per le tue illustrazioni?
I fumetti che prendevo dalle mensole dei miei genitori.
Sei il primo artista della tua famiglia?
No, mia mamma è una scultrice.
I tuoi tre libri, autori o illustratori preferiti della tua infanzia e di oggi.
Nel paese dei mostri selvaggi di Maurice Sendak, La storia infinita di Michael Ende e Calvin & Hobbes di Bill Watterson.
Qual è la parte migliore e quella peggiore di essere un’illustratore?
La parte migliore è poter creare da zero le illustrazioni per una storia. Quella peggiore è dover creare da zero le illustrazioni per una storia.
Come illustratore, quale mascotte/avatar/spirito animale sceglieresti?
Un’ape mellifera.
Cos’imparato lavorando a questo libro?
Ho imparato che è praticamente impossibile disegnare un cavallo del tutto verosimile.
Raccontaci tre cose interessanti/un po’ pazze su di te!
Per lavorare ho bisogno di:
- Tantissimo caffè.
- Musica ad alto volume.
- Perfetto silenzio.
Se non fossi un illustratore, quale sarebbe il tuo lavoro ideale?
Non ho nessun piano di riserva!
Cosa vorresti che i lettori italiani ricordassero della tua storia?
Vorrei che guardassero con attenzione quello che li circonda: potrebbe essere migliore di quanto credano!